Il settore del recupero crediti registra un'espansione significativa, con 191
miliardi di euro gestiti in Conto Terzi e 21 miliardi recuperati. Crescono anche
i ricavi, con un aumento del 5% nel 2024
Ci si affida sempre di più ad imprese specializzate per recuperare
i propri crediti. Gli importi affidati alle imprese si attestano a 191
miliardi di euro e salgono a 21
i miliardi recuperati da operatori privati. La distribuzione geografica
degli affidamenti, per pratiche e importi, vede al primo posto la regione Lombardia,
con il 12% delle pratiche e il 16% degli importi. Seguono il Lazio (11%
degli importi), la Campania (10%) e la Sicilia (9%) e l'Emilia-Romagna (7%).
Questi i dati che emergono dal XV Rapporto Unirec, Unione Nazionale Imprese a
Tutela del Credito, che delineano un quadro aggiornato di un settore industriale
in espansione. Nel 2024 il comparto si è distinto con ricavi a perimetro
costante in crescita del 5% rispetto all'ultima rilevazione, per un totale di
2.559 milioni di euro. Il 94% del fatturato complessivo è generato dalla
principale attività di recupero
crediti. Dal Rapporto si nota una forte crescita dell'attività in Conto
Terzi (C/III) che registra un +25% del numero di pratiche
affidate alle aziende di gestione del credito, corrispondente ad un +10% degli
importi gestiti, che raggiungono la cifra record di 191
miliardi di euro rispetto ai circa 174 miliardi del 2023.
Come anticipato, gli importi recuperati si attestano a 21 miliardi di euro, con
una netta crescita del 23% rispetto al 2023. Da segnalare che l'intero settore
del recupero crediti figura una crescita
del numero di addetti, che supera ampiamente le 16mila unità,
aumentando di conseguenza anche la possibilità di gestire un numero
maggiore di pratiche. Il numero medio di pratiche per azienda supera,
infatti, quota 300mila.
Il ticket medio affidato in Conto Terzi è in lieve ribasso rispetto al 2023, ma
resta tra i più elevati di sempre nel quinquennio e supera di poco i 4 mila
euro.
L'innovazione dell'IA nel settore del recupero crediti
Per la prima volta, il Rapporto dell'Unirec dedica un focus specifico all'utilizzo
dell'Intelligenza Artificiale da parte delle aziende del
settore, affiancandolo all'analisi della gestione del rischio informatico e dei
canali di comunicazione con la clientela. I dati emersi evidenziano un crescente
interesse verso l'adozione dell'IA, soprattutto tra le
imprese con un fatturato più elevato. Il 41% delle aziende intervistate dichiara
infatti di impiegare tecnologie basate sull'intelligenza artificiale, anche se
l'esperienza resta ancora limitata nel tempo: solo il 9% ne fa uso da oltre due
anni, mentre il 14% ha iniziato ad adottarla negli ultimi sei mesi. Le
principali applicazioni dell'IA riguardano il monitoraggio e
l'analisi dei dati (86%),
l'automazione dei
processi e il miglioramento dell'efficienza operativa
(83%). Tra i benefici
più rilevanti segnalati da chi già la utilizza, spiccano
la maggiore
rapidità di esecuzione (94%) e un miglior
controllo dei processi (88%). Il quadro tracciato dal
rapporto mostra un comparto in trasformazione, con tecnologie emergenti sempre
più centrali nel ridefinire le strategie operative delle aziende. La modalità di
lavoro più utilizzata risulta comunque essere l'attività
di recupero a distanza e via telefono, utilizzata nell'83%
delle pratiche totali.
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